C’è tanto che unisce un bambino a un anziano. Innanzitutto la purezza dello sguardo, la semplicità di un sorriso, la dolcezza di una risata. E ridere – lo dicono studi scientifici internazionali – fa bene. Fa bene perfino quando la risata è indotta, cioè comincia per finta e poi diventa inevitabilmente vera.
Lo sanno bene gli anziani della Piccola Casa Beata Chiara che con la nostra educatrice e Laughter Leader, Stefania, eseguono spesso esercizi di induzione alla risata. Ridere è una iniezione di ormoni buoni, rilascia endorfine, riduce gli ormoni dello stress, migliora la circolazione, potenzia il sistema immunitario. E allora perché non contagiare anche i nostri amici bimbi della Agriobioscuola Villa dei cedri?
Da qui l’idea di basare sullo yoga della risata l’incontro mensile del progetto di educazione intergenerazionale che la Piccola Casa e Villa dei cedri conducono insieme da due anni. I cinquenni della scuola dell’infanzia e una decina dei nostri anziani hanno trascorso la mattinata insieme e si sono lasciati andare come – appunto – soltanto la freschezza di un bambino e di un nonnino sa fare: hanno cominciato con esercizi di respirazione, come previsto dal metodo ideato dal medico indiano Madan Kataria, per proseguire con stretching, vocalizzazioni, battito delle mani e movimenti del corpo. Insomma uno spettacolo senza frontiere, senza barriere: soltanto risate, sguardi inteneriti, vivacità di un gruppo e dell’altro (già!) canalizzate in uno scambio di emozioni che entrambi gli schieramenti si sono portati a casa.
Gli adulti ridono solo 15 volte al giorno, da bambini si ride anche 300 volte: dobbiamo riportare la risata nella nostra vita. E oggi abbiamo dimostrato che non è mai troppo tardi per farlo.