Perdere la memoria non è una normale caratteristica dell’invecchiamento: può essere un sintomo del morbo di Alzheimer oppure di un altro tipo di demenza. L’Alzheimer è una malattia del cervello che provoca un lento declino delle capacità di memoria, del pensare e di ragionamento, ed è per questo che i primi sintomi non devono essere ignorati.
Una équipe specialistica di medici e psicologi come quella del centro diurno Piccola Casa Beata Chiara può supportare l’anziano e la sua famiglia dalla diagnosi al migliore supporto possibile.
Con il beneficio regionale dei Buoni servizio è possibile accedere ai centri diurni integrati Alzheimer con rette mensili a partire da soli 50 euro. Ecco come funzionano i buoni.
Che cosa sono i Buoni servizio?
Il Buono servizio è un beneficio economico per il contrasto alla povertà e per il sostegno al reddito, rivolto a persone con disabilità e anziani non autosufficienti e rispettivi nuclei familiari di appartenenza (destinatari finali), finalizzato all’acquisto di prestazioni socio-assistenziali erogate da strutture e da servizi a ciclo diurno semi-residenziale e servizi domiciliari scelti dal “Catalogo delle unità di offerta” istituito dalla Regione Puglia.
Possono richiedere il Buono servizio i nuclei familiari, anche mono-personali, in cui siano presenti persone con disabilità e/o anziani over65 non-autosufficienti residenti in Puglia alla data di presentazione della domanda, che intendono accedere al centro diurno Alzheimer e che siano in possesso di:
- un Progetto assistenziale individualizzato (Pai) in corso di validità (cioè rilasciato in data non superiore a 360 giorni antecedenti la data di presentazione on-line di accesso al Buono servizio); occorre farne richiesta alla Pua distrettuale della Asl per accedere alla Valutazione multidimensionale (Uvm); il personale della Piccola Casa supporta la famiglia a sbrigare la pratica e negli adempimenti correlati;
- un Isee ordinario del nucleo familiare in corso di validità non superiore a 40mila euro;
- un Isee ristretto in corso di validità (anche individuale, esclusivamente ove ricorrano le condizioni di cui ai co. 1 e 2, art. 6 del Dpcm 159/2013 e s.m.i.) non superiore a 20mila euro nel caso di anziani non-autosufficienti over65.
Chi può presentare la domanda per il Buono servizio?
La domanda può essere presentata – esclusivamente on-line all’indirizzo web dedicato sul sito della Regione – dal beneficiario finale dei servizi richiesti o dal referente del nucleo familiare, inteso come un parente in linea diretta entro il primo grado anche non convivente, o dal tutore legalmente nominato. Il personale della Piccola Casa Beata Chiara supporta le famiglie nella compilazione online e nella produzione della documentazione richiesta.
A quanto ammonta il valore del Buono Servizio?
Il Buono servizio garantisce una copertura del costo mensile del servizio richiesto in una percentuale variabile rispetto all’Isee ristretto. Nel caso dei centri diurni Alzheimer è prevista una franchigia di 50 euro mensili a carico del nucleo familiare, a cui aggiungere una percentuale di compartecipazione crescente in base all’Isee ristretto, partendo da un minimo del 10% e fino a un massimo del 100% del costo mensile del servizio.
Chiamaci allo 0802221739 oppure al 3897693100 per verificare insieme a noi il possesso dei requisiti per l’accesso ai Buoni servizio.