Due cuochi appena sbarcati da «MaestroChef», una regina, un medico dall’iniezione facile, una hawaiana e una thailandese, e ancora Minnie e Mago Merlino. Sfilata in maschera, balli, focaccia e chiacchiere.
È stato questo il mix di leggerezza, spensieratezza, allegria che ha animato stamattina la speciale festa di Carnevale dedicata agli Amici della Piccola Casa. Perché la socialità, la possibilità di offrire spunti di normalità alla vita delle persone affette da demenza è una delle attenzione che l’équipe del centro diurno mette nella programmazione delle attività: l’Alzheimer non è la fine della esistenza di chi ne soffre, ma una sfida al mantenimento di una dignitosa qualità di vita malgrado la malattia, e anzi con la malattia.
Alla Piccola Casa i Piani di assistenza individualizzati non sono pratiche burocratiche ma percorsi realmente su misura, cuciti addosso all’anziano a partire dallo studio della sua storia di vita e del grado di malattia: in questo senso il far festa, lo stare insieme, il trascorrere qualche ora di puro divertimento sono elementi non meno essenziali delle classiche terapie non farmacologiche, dalla stimolazione cognitiva a quella motoria, che costituiscono il fulcro e lo specifico delle nostre attività.