I valori dello sport, la lealtà, la disciplina, le regole del gioco, il lavoro di squadra, il rispetto dell’avversario possono essere sfruttati per promuovere coesione sociale e convivenza pacifica. Con queste motivazioni l’Onu nel 2013 ha indetto il 6 aprile Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, ricordando così l’inaugurazione, nel 1896, dei primi giochi olimpici dell’era moderna, ad Atene.
Gli anziani della Piccola Casa Beata Chiara non potevano mancare l’appuntamento. E così, pettorine con numero e nome addosso, dopo un opportuno riscaldamento muscolare seguito dalla nostra fisioterapista, si sono misurati con i “Giochi senza barriere”, sette gare in altrettante discipline sportive, dal calcio al pingo pong, dallo squash al bowling passando per la pallacanestro e il percorso a ostacoli, per finire con la danza.
«Lo sport ci libera da tutti i pensieri cattivi», ha commentato il signor Franco, interpretando appieno il senso della Giornata. «Lo sport è una cosa innata», ha sottolineato il signor Vito, «e educa la gioventù», ha incalzato Beniamino. «È una cosa buona», ha concluso Antonia. Insomma, viva lo sport. Senza barriere e senza età.