È la solitudine la prima alleata dell’Alzheimer: il centro diurno può essere l’antidoto
«La solitudine non ricercata ma imposta dalle circostanze è un aspetto estremamente negativo in ogni fase della vita, in particolare in età avanzata, quando l’accompagnamento, la vicinanza, il supporto sono fondamentali per vivere bene e a lungo». A sostenerlo insistentemente e con convinzione è Marco Trabucchi, professore emerito di Neuropsicofarmacologia nell’Università di Roma “Tor Vergata”[…]